Spesso quando si pensa di voler smettere con l'acqua in bottiglia ci si sofferma a riflettere su quanto costerebbe invece un depuratore domestico.
Anzi, diciamola tutta, la PRIMA domanda che mi fa ogni famiglia che riceve la mia consulenza è proprio quella: QUANTO COSTA?
A questo proposito condivido con voi la risposta a una richiesta di preventivo ricevta online da una famiglia della provincia di Alessandria:
"Ti capisco e non c'è niente di male nel voler saper quanto potrebbe costare un sistema che ti permetta una volta per tutte di liberarti della faticosa gestione della minerale in bottiglia.
Permettimi però prima di fare una piccola riflessione con te.
Vuoi acquistare la proposta più economica o adottare invece la soluzione definitiva al tuo “problema” con l’acqua?
Se hai deciso di portare a casa l’impianto che ti verrà proposto al prezzo più economico posso già da ora assicurarti che, salvo proposte che arrivano dal mercato asiatico, puoi portarmi il tuo preventivo più basso e ti farò risparmiare almeno un buon 5%.
Questo perché svolgo la mia attività come consulente che si relaziona direttamente con i più importanti produttori nazionali e europei.
Senza costi di intermediazione o di commercializzazione.
Detto questo proviamo invece a ipotizzare che tu voglia la soluzione più affidabile, più adatta alle tue esigenze e alle caratteristiche dell’acqua della tua città.
L’esperienza che ho con le famiglie della tua zona mi porta a sconsigliarti la microfiltrazione.
Ad Acqui terme l’acqua ha problemi di Nitrati e pesticidi derivanti dalle coltivazioni circostanti, nei valori ammessi dalla legge, ma pur sempre sostanze inquinanti che sarebbe meglio non ingerissi ogni volta che bevi un bicchiere d’acqua o che ti prepari un caffè, una minestra, un impasto ecc..
L'inquinamento da nitrati delle nostre acque è principalmente causato dalle dispersioni della rete fognaria urbana e sub-urbana, dal non corretto smaltimento dei liquami zootecnici e dall'eccessivo impiego di fertilizzanti azotati in agricoltura (il nitrato è la forma ossidata dei composti azotati).
Tutto ciò ha causato la saturazione di azoto del suolo e del sottosuolo, e di conseguenza un inquinamento da nitrati delle falde acquifere che va ben oltre i 50 milligrammi per litro stabiliti come limite massimo per la potabilità dell'acqua.
A proposito di limite, ti ricordo che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) suggerisce un limite per i nitrati pari a 5 milligrammi per litro per gli adulti e 2 mg/l per bambini con meno di 10 anni e donne in gravidanza.
La scienza medica ha ormai confermato che il consumo di acqua contenente concentrazioni elevate di nitrati, o il consumo di alimenti preparati con questo tipo di acqua, può provocare problemi tossicologici anche gravi.
All'interno dell'organismo umano i nitrati vengono ridotti a nitriti sia nel cavo orale (ad opera della saliva) che nello stomaco (se il pH è superiore a 5) come anche nelle vie urinarie (in presenza di infezioni).
Successivamente, se i nitriti incontrano altre sostanze chimiche come le ammine o gli aminoacidi contenuti negli alimenti, reagiscono formando le nitrosoammine, alcune delle quali sono universalmente riconosciute come sostanze cancerogene e altre come sostanze ad azione mutagena diretta (alterazioni del DNA).
Oltre a ciò, l'entrata dei nitriti nel sistema circolatorio sanguigno può provocare in soggetti debilitati o bambini la modificazione dell'emoglobina in metaemoglobina, con conseguente riduzione dell'apporto di ossigeno ai tessuti. Nei neonati la metaemoglobinemia è considerata una malattia grave, conosciuta anche con il nome di "blue baby sindrome", ovvero sindrome del bambino cianotico.
Questa patologia si manifesta soprattutto nei soggetti alimentari con latte artificiale preparato utilizzando acqua contenente un valore elevato di nitrati. Secondo alcuni ricercatori esisterebbe un rapporto abbastanza stretto tra contenuto elevato di nitrati nell'acqua potabile e l'aumento di certi tumori, specie di quelli al fegato, all'esofago, allo stomaco e ai reni.
Quel che è certo è che esiste una stretta correlazione tra elevati livelli di nitrati nell’acqua potabile e l’insorgenza di certi tipo di tumore a carico dell’apparato digerente.
Parliamo invece dei pesticidi.
Si, anche tu ora mi dirai “l’acqua è controllata, quindi non ce ne sono ..” beh, ho cattive notizie per te:
Secondo il recente rapporto dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) sulle acque italiane cresce la contaminazione delle falde superficiali e sotterranee. Questo rapporto, relativo all’indagine sulla presenza di pesticidi nelle acque ha evidenziato la presenza di 175 sostanze attive su 27.995 campioni analizzati nell'ultimo biennio; il rapporto 2014 è dunque drammatico e evidenzia come il problema sia in costante aumento, dal momento che le molecole di alcuni pesticidi non scompaiono rapidamente e con il tempo tendono a sommarsi.
Il quadro più drammatico sia per quanto riguarda le acque superficiali che quelle sotterranee è la in pianura Padana e Veneta, ed in particolare in Lombardia con il 92%, ma anche in Sicilia, dove nell’88% dei campioni analizzati è stata riscontrata la presenza di pesticidi, e a seguire l’Emilia Romagna con l’87,5% ed il 72% di acque sotterranee inquinate.
Nel 2012 i punti di campionamento sono stati 3.500 per 14.250 campioni, cercando nel biennio complessivamente 335 sostanze. Ciò che è emerso a livello nazionale è stata la presenza di pesticidi nelle acque superficiali, nel 56,9 % dei 1.355 punti controllati; per quanto riguarda le acque sotterranee invece la presenza di pesticidi è stata accertata nel 31% dei 2145 punti. con livelli di contaminazione più bassi rispetto alle acque superficiali ma che tendono a spingersi fino alle falde profonde.
La fonte principale della contaminazione resta l’agricoltura: sono infatti 400 le sostanze usate nel solo 2012, per 134.242 tonnellate di prodotti fitosanitari. Tra i pesticidi sono infatti stati trovati residui di prodotti fitosanitari come insetticidi, funghicidi, erbicidi, immessi nell’ambiente e che sono stati riscontrati sotto forma di molecole di imidacloprid, oxadiazon, bromacile, 2,6- diclorobenzammide, bentazone, metalaxil, desetil-terbutilazina, atrazina e atrazina-desetil e oxadixil.
Una delle molecole che più preoccupa è l’imidacloprid, potenzialmente dannoso per il sistema nervoso dei bambini. La particolarità dei dati riportati da Ispra è che negli ultimi 10 anni sono calate del 10% le vendite dei pesticidi, ma l’effetto del calo non è stato riscontrato nella presenza di pesticidi nelle acque, con concentrazioni in netto aumento."
Se ti sfugge il punto della questione sappi che problemi differenti richiedono differenti approcci e soluzioni.
Valutare diverse proposte usando come parametro solo la convenienza potrebbe farti fare il peggiore affare della tua vita.